CINOGNOSTICA CHIHUAHUA 1

Inserito il 01/08/2020
Categoria: Consigli dai professionisti

Parliamo di cinognostica, che altro non è che una branca della zoognostica.
Si, lo sappiamo…sono termini tecnici e vediamo di capirne il significato.
La zoognostica e la scienza che, attraverso i caratteri morfologici e fisici, studia e classifica gli animali.
La cinognostica, parola che deriva dal greco, tradotta semplicemente in “conoscere il cane” dal punto di vista “fisico”!
Questo termine viene utilizzato tanto dagli allevatori, dai selezionatori di razze canine, da chi partecipa alle esposizioni o dai giudici di gare canine e, per finire, anche ai “semplici” amanti dei cani.
I cinofili utilizzano questi studi per analizzare la conformazione del cane, che deve rispettare dei parametri estremamente rigidi in caso di razze destinate a concorsi canini ma anche per capire se difetti o patologie esistenti possono essere evitate.
Quante volte abbiamo ascoltato affermazioni, da allevatori o da semplici appassionati, nelle quali si esalta il proprio gusto personale, nel caso del nostro Chihuahua c'è chi dice di amare un muso molto corto, chi un tronco molto quadrato, chi una gamba un po' più lunga ma in cinognostica questa visione soggettiva della razza non può avere troppo spazio nella selezione, in quanto questa è basata sullo Standard che è la descrizione dei caratteri etnici di una razza cioè una sorta di prototipo stabilito da una associazione riconosciuta competente nel paese di origine che nel nostro caso è il Messico. In base allo Standard nelle Esposizioni di Bellezza i Giudici hanno il compito di effettuare una verifica zootecnica con la quale ci si accerta se il soggetto ha le caratteristiche della razza a cui appartiene e alla funzione che dovrebbe svolgere. Di conseguenza la cinognostica non lascia molto spazio al proprio gusto personale!!!
Nella zootecnia la bellezza non è sensoriale ma solo congiunta alla funzionalità e ai requisiti richiesti dallo standard di razza abbandonando il proprio gusto personale.
Ci sono vari tipi di bellezza nello specifico quelli che concernono maggiormente la nostra razza messicana d'impronta estetica sono: la bellezza Assoluta, Relativa e Armonica. La bellezza Assoluta è l'insieme delle caratteristiche che risultano valide per ogni razza; quella relativa, l'insieme delle caratteristiche che appartengono ad una determinata razza e non ad altre; nell' Armonica partecipano attivamente altri principi di stima di bellezza: formato, profili e proporzioni diametriche.
In questo primo numero del magazine dedicato unicamente al chihuahua ci soffermeremo ed analizzeremo la testa sapendo che essa è indice di tipicità di razza.
Ricordando il Grande Maestro Prof. Solaro Giuseppe "…. Il carattere di una razza è dato per la maggior parte dalla testa" perché nella due regioni della testa ritroviamo in misura maggiore le caratteristiche di "Tipo".
Anche in virtù del fatto che la testa è composta da un grande numero di regioni (tartufo, canna nasale, stop, fronte, occipite, nuca, orecchio, zigomo, parotidi, masseteri, sottoorbitale, seni frontali, sopraccigli, occhi, ecc), queste regioni sono interdipendenti e si influenzano a vicenda. La somma delle caratteristiche particolari, meglio delle bellezze relative della regione craniale e facciale determinano il tipo.
E' molto importante conoscere le caratteristiche peculiari di una razza per poter individuare le devianze dal tipo: IPERTIPO o IPOTIPO
Chi seleziona le razze canine dovrebbe avere come obbiettivo da raggiungere idealmente il tipo ideale e non l'ipertipo o la mancanza di tipo. I difetti di eccesso o difetto di tipologia sono da penalizzare in ogni razza, e sono molto più gravi di alcuni difetti di costruzione in quanto si allontanano dai canoni richiesti dallo standard. Un esemplare ipertipico o atipico non appartiene più a quella determinata razza, caso mai ne diventa una caricatura o una pallida imitazione.
Nelle razze da compagnia come il nostro Chihuahua in cui la bellezza non è funzionale nel senso stretto del termine, è facile abbandonare la strada della moderazione e dell'armonia richiestaci, per l'esasperazione dei caratteri di tipo. Esasperazione del diametro traverso e dalla lunghezza del muso, assi longitudinale crani facciali convergenti, o dalle pieghe sulla regione della faccia o del cranio.
Allo stesso modo l'eccessiva riduzione dei caratteri che nel Chihuahua sono rappresentati da cranio quasi piatto, muso lungo con assi cranio facciali tendenti alla divergenza, stop poco pronunciato ecc.
Il nostro piccolo Chihuahua è un cane messicano con delle caratteristiche estremamente peculiari, eccessi che ricordino anche solo vagamente un piccolo cane orientale o al contrario deficienze che ricordino piccoli papillon o pincher sono da penalizzare severamente.
La testa è composta da due grandi regioni: craniale e facciale, nel nostro piccolo Chihuahua è grande rispetto al tronco ma di proporzioni armoniose.
L'indice cefalico è quello di un brachicefalo non spinto, con elementi lupoidi per quanto riguarda i profili del muso.
REGIONE DEL CRANIO
Non deve essere mai piatto, ma tondeggiante con fronte arrotondata, a forma di mela, largo principalmente fra i parietali e meno fra i temporali e si dovrà notare un giusto sviluppo trasversale.
Lo Standard parla di una testa a forma di mela, che non deve apparire diladata tanto da far pensare a caratteristiche legate all' idrocefalia ma piuttosto visto superiormente dovrebbe ricordare un cubo con gli angoli ben arrotondati, quindi non eccessivamente largo.
Il comportamento dell'asse longitudinale superiore del cranio (che è dato da una retta immaginaria, che parte dal centro della squama occipitale, punto craniometrico definito come "inion" e va a confluire sul punto della sutura dell' osso frontale con l'osso nasale, "nasion") è parallelo con l'asse longitudinale superiore del muso (rappresentato da una retta che scorrendo sul margine superiore del muso, con inizio dal margine supero anteriore del tartufo, va a confluire sulla cosiddetta linea degli occhi) solo nel tartufo si noterà una leggera inclinazione verso l'alto che conferisce espressività di razza.
A causa del comportamento parallelo degli assi longitudinali cranio facciali è visibile una depressione naso-frontale accentuata, dovuta alla forma dell'osso frontale e all'abbassamento delle apofisi nasali e dalla mascella superiore a determinare lo stop che nel caso di regolarità degli assi è sempre marcato mentre nei casi anomali la sua evidenza lo è abbastanza.
Nel chihuahua lo stop, ha notevole importanza per la tipicità, il suo angolo è di circa 90 gradi. Questa regione deve essere larga, leggermente convessa al di sopra dell'inserzione del muso. I gradi della depressione naso-frontale sono determinati dall'angolo cranio-facciale che, dopo gli assi cranio facciali, determina il tipo della testa nella sua parte ossea.
Tra le ossa parietali e frontali può essere presente, non desiderato, uno spazio cartilagineo "la fontanella". In tutte le razze scompare con la crescita, nel Chihuahua persiste, a volte, anche nei soggetti adulti.
Le ultime indicazioni dello standard portano a cercare di eliminare o per lo meno ridurre questa caratteristica un tempo considerata il marchio distintivo di razza.
Le due orbite oculari sono posizionate frontalmente e tra loro deve esserci una buona distanza.
REGIONE DEL MUSO
Esaminando la regione della faccia, non ci si può soffermare esclusivamente sulla valutazione della lunghezza della canna nasale per affermare: "muso tipico".La regione del muso deve essere analizzata in modo approfondito, considerando i suoi diametri, la facce, i profili, la commessura labiale, le pieghe facciali e la rima buccale. Nel Chihuahua il profilo superiore del muso, che coincide con il profilo della canna nasale, è rettilineo e mai divergente o convergente. Studiandola di profilo: la linea su-periore e quella inferiore del muso, che nel Chihuahua coincide con la mandibola, si mostreranno quasi parallele. Il muso appare tronco oralmente, corto ma non esageratamente. Deve essere di giuste proporzioni armoniose con il cranio. Dal 2004 lo Standard FCI abbandona la precedente definizione di muso "moderatamente corto" per un più deciso "muso Corto". Visto che entrambe le definizioni si prestano ad interpretazioni individuali diremo con buona approssimazione che il muso dovrà essere circa ¼ delle dimensioni totali della testa.
La regione facciale deve essere priva di rughe con la pelle elastica ed asciutta. Il muso nelle parte aborale deve essere largo per poi assottigliarsi gradualmente nelle parte orale, di conseguenza le facce laterali del muso saranno leggermente convergenti e lo sviluppo labiale sarà poco sviluppato come in tutte le razze a facce laterali del muso convergenti.
Le guance, o regione masseterina, sono poco sviluppate e molto asciutte. La zoognostica ci insegna che per tutte le razze è gradito un limitato sviluppo di questa regione e ricercato uno sviluppo più contenuto per evitare un aspetto grossolano ed esaltare la raffinatezza della regione sotto-orbitale, pregio assoluto. La regione sotto-orbitale ben cesellata denota un fattore di distinzione.
Il labbro deve essere teso, asciutto, mai con pelle rilassata, sempre molto tirato, mai carnoso, senza rughe né pieghe per favorire la visibilità delle sue rime labiali. La commessura labiale deve essere poco visibile le labbra superiori non devono mai apparire cadenti o coprire totalmente quelle inferiori.
Con la somma di tutte queste peculiarità morfologiche, della regione facciale e craniale il nostro chihuahua avrà l'espressione sorridente, sfacciata e impertinente che l'ha sempre contraddistinto. Nei prossimi numeri sempre in relazione al Tipo ideale e ai suoi eccessi e carenze cioè all' Ipertipo o all'Ipotipo e all'armonia ai pregi assoluti e relativi: ESAMINEREMO PIU' APPROFONDITAMENTE IL CONCETTO DI "ESPRESSIONE DI RAZZA" CONTINUANDO CON LA TESTA E ANALIZZANDO NEL DETTAGLIO OCCHI, ORECCHIE E DENTATURA, POI ASPETTO GENERALE, PROPORZIONI IMPORTANTI E CORPO, ANDATURA, PELLE E MANTELLO, COMPORTAMENTO E CARATTERE.
Siamo giunti alla seconda puntata della descrizione, su basi cinotecniche, della corretta morfologia del Chihuahua.In questo secondo numero continuiamo ad occuparci della descrizione della testa del Chihuahua, approfondendo il concetto di espressione di razza e analizzando nel particolare i profili delle regioni della testa (craniale e facciale), gli occhi, le orecchie e la dentatura.In questo approfondimento useremo gli strumenti che la cinognostica ci propone; angoli e linee (linea sagittale mediale, linea orizzontale, canti degli occhi, assi laterali facciali e angoli), per afferrare con molta chiarezza alcune nozioni primarie.
ESPRESSIONE
L'espressione del Chihuahua è intelligente, attenta, dolce, vigile, vivace assolutamente mai cattiva e accigliata.Ogni razza possiede un'Espressione sua propria, è dunque caratteristica che riveste notevole importanza nella valutazione delle qualità di un soggetto. L'Espressione è un carattere difficile da definire e da descrivere, non è un dato oggettivo o quantificabile come colore, peso e altezza. Per poterla descrivere ricorreremo all'aiuto della grafica, ma resta il fatto che per saperla cogliere è necessaria l'esperienza che nasce dall'attenta e continua osservazione dal vivo di soggetti che la possiedono.L'espressione è data dall'insieme delle regioni e delle caratteristiche della testa e delle sue componenti: del cranio, del muso, degli assi superiori longitudinali cranio-facciali, degli assi longitudinali facciali, dello stop, della posizione, forma, dimensione e colore degli occhi, dell'attaccatura, grandezza e portamento delle orecchie. Ogni caratteristica della testa contribuisce a definire l'espressione del nostro piccolo messicano, non possiamo, per esempio, dimenticare l'importanza della posizione della mandibola e della mascella, il un buon sviluppo del mento, la pelle elastica e sottile, il tartufo ampio e la sua pigmentazione e via dicendo.. Inoltre si aggiungono come fattori integranti la bellezza relativa e assoluta con i suoi pregi e difetti e caratteri etnici da ricercare richiesti dallo standard nelle regioni dalla faccia e del cranio di cui abbiamo già parlato nel precedente numero. E' venuto il momento di parlare di; occhi, orecchi e denti.
OCCHI
Questo organo contribuisce a determinare la bellezza relativa (tipicità di razza) e la bellezza assoluta, ma collabora anche alla bellezza funzionale (per ovvi motivi). L'occhio è situato nella cavità orbitale, appartiene alla sotto-regione del muso, è un corpo sferico composto, tra l'altro, dalla cornea, dalla sclera e dall'iride nel cui centro si trova la pupilla, è circondato dalle palpebre (superiore ed inferiore) che nel Chihuahua devono essere ben aderenti al globo oculare.I punti d''incontro delle due palpebre si definiscono canti o angoli, mediale quello interno, ossia rivolto verso l'asse mediale della testa (linea immaginaria che divide la testa in modo longitudinale in due parti esattamente uguali), laterale quello esterno, rivolto verso le linee laterali cranio-facciali.La cinognostica classifica la posizione degli occhi in Frontale, Sub-frontale, Semilaterale, Laterale, Ultra-Laterale. Per poter classificare la posizione degli occhi bisogna misurare l'angolo determinato dall'asse palpebrale (ossia la retta che congiunge il canto laterale a quello mediale dell'occhio) con l'asse longitudinale mediale della testa. L'occhio frontale è quello in cui le due linee formano un angolo che si avvicina a 90° ed è questo il caso del chihuahua. Naturalmente la posizione dell'occhio è determinata dalla conformazione della testa e tutte le razze con cranio ben sviluppato in larghezza e stop accentuato hanno occhi in posizione frontale.Nella verifica zootecnica, oltre a valutare la posizione degli occhi, si deve dare importanza alla presenza di una buona distanza tra loro, fattore molto importante nel determinare l'espressione, alla forma della rima palpebrale che deve essere rotonda in accordo alla posizione frontale. Gli occhi del Chihuahua sono grandi, ma non enormi, sempre in equilibrio armonico con la testa, mai globosi e prominenti, le rime palpebrali dovrebbero essere ben pigmentate questo contribuisce ad ingrandire l'occhio visivamente e non deve mai essere visibile la sclera.La corretta grandezza e la corretta posizione degli occhi sono la chiave dell'espressione vigile, luminosa ed intelligente propria del Chihuahua.Una linea immaginaria parallela all'orizzonte, partendo dal punto basso di inserzione dell'orecchio, attraversa l'occhio passando dal canto mediale al laterale rasentando il punto di incontro delle apofisi nasali e del muso. Il centro dell'occhio è sulla traiettoria di una retta linea immaginaria che collega i canti, con la base dello stop e il punto più basso dell'inserzione dell'orecchio.Da preferire i colori scuri tenendo in considerazione che i colori degli occhi sono in stretta dipendenza genetica con il colore del mantello e con la pigmentazione delle mucose. L'occhio, sia per forma che per posizione e colore, contribuisce alla tipicità di razza.

ORECCHIE
La valutazione dell'orecchio è un' altro importante parametro per valutare il tipo, inoltre contribuiscono a distinguerne l'espressione.I padiglioni delle orecchie sono inseriti sulla tempia, limitati in avanti dalla regione zigomatica.Nell'esame dell'orecchio andranno prese in considerazione la forma, la lunghezza, la posizione e il portamento.La forma dell'orecchio nel Chihuahua è quella di un triangolo isoscele, possiede cioè due lati uguali, larga alla base, che coincide con l'inserzione del padiglione sulla regione temporale, si assottiglia gradualmente verso la punta. La lunghezza va dall'apice dell'orecchio all'inserzione sulla regione temporale. I margini anteriore e posteriore corrispondono ai lati uguali del triangolo isoscele e sono dritti.La punta, l'estremità superiore del triangolo, nel Chihuahua è leggermente arrotondata.La faccia interna è concava e quella esterna è convessa e sono le due superfici del padiglione stesso, i tessuti della cartilagine dell'orecchio devono essere morbidi, sottili e flessibili, più morbidi verso la punta.Esternamente devono essere ricoperte di pelo corto e fine nel caso del pelo corto.
Orecchie
Nel pelo lungo le frange sono di moderata lunghezza, più lunghe alla base dell'orecchio, vanno decrescendo verso la punta.L'orecchio è ben inserito quando il punto più baso dell'inserzione è allineato con il canto esterno dell'occhio Le orecchie del Chihuahua sono inserite basse per quanto riguarda l'inserzione del lobo dell'orecchio sul cranio, ma sono portate alte particolarmente quando il cane è in attenzione.
La base d'inserzione è abbastanza larga, posta più ai lati del cranio piuttosto che sopra di esso, a riposo il loro asse mediano deve formare un angolo approssimativo di 45 gradi sull'orizzontale, molto approssimativamente la loro posizione viene definita + 10 e - 10 guardando il quadrante di un orologio (qui disegno). Quando sono in attenzione o in allerta, i Chihuahua riducono l'apertura dell'angolo, portando le orecchie più alte e ravvicinate. Mentre in situazione di relax o particolari stati emotivi, le appiattiscono sul cranio. Lo standard si riferisce all'angolo di 45 gradi dell'orecchio in posizione di riposo.Le orecchie sono portate esclusivamente in modo eretto, sono grandi ma non grandissime, sempre in stretta armonia con la testa e ben distanziate tra loro, a causa della loro grandezza le orecchie del Chihuahua a volte impiegano qualche tempo per essere totalmente erette. Le orecchie dei cuccioli in fase di dentizione talvolta sono deboli sulle punte e possono ripiegarsi in avanti o all'indietro. E' invece un grave difetto la cartilagine troppo spessa e pesante che impedisce all'orecchio di essere portato eretto.Le orecchie troppo piccole, simili a quelle dei gatti posizionate alte sulla testa, danno un'espressione simile a quella del Volpino di Pomerania e rappresentano un difetto di tipo.
DENTI
Negli anni passati la dentatura nelle razze toy veniva spesso sottovalutata in sede di giudizio, mentre oggi nel chihuahua si ricerca giustamente una dentatura corretta e completa, così come richiesto dallo standard.Le ridotte dimensioni degli incisivi e della loro radice fa si che nel chihuahua (così come in tutte le razze nane), con l'avanzare dell'età, possano facilmente essere persi, a questo proposito il CCC (Club Cani Compagnia) ha il merito di aver istituito il certificato di dentatura completa in sede di verifica zootecnica. In questo modo la dentatura del soggetto giudicato viene attentamente verificata e certificata, modifiche alla dentatura in tempi successivi non possono perciò essere interpretate come difetto genetico.Della dentatura in sede di giudizio si esamina la chiusura, numero, grandezza, pulizia e allineamento dei denti.Il Chihuahua è ortognato, cioè le due mascelle devono avere uguale lunghezza. La chiusura può essere a forbice cioè gli incisivi dell'arcata superiore toccano con la faccia interna la faccia esterna degli incisivi inferiori, gli incisivi superiori hanno una leggera inclinazione in avanti rispetto agli inferiori, anche il morso a tenaglia è ammesso, cioè i denti incisivi dell'arcata superiore poggiano sugli incisivi dell'arcata inferiore.Quando le due mascelle non hanno uguale lunghezza abbiamo 2 difetti di chiusura: prognatismo o enognatismo.Il prognatismo:la mascella superiore è più corta rispetto a quella inferiore, severamente penalizzato nel ring non preclude comunque al soggetto una costituzione forte e vigorosa.L'enognatismo: la mandibola si presenta più corta rispetto alla mascella superiore compromettendo la visibilità del mento. Questa disuguaglianza della mascella e della mandibola è un grave difetto nello standard, è considerato un difetto assoluto da squalifica, congenito degenerativo.Un morso aperto vieta il contatto degli incisivi con la bocca ben chiusa, la lingua sporge in genere in una certa misura. Generalmente ciò è dovuto a deviazioni delle mandibole e/o dei denti. La lingua non deve mai essere visibile quando la bocca è chiusa.La mancanza di alcuni incisivi nelle due mascella è un difetto da non considerare come fine se stesso, ma è in stretta relazione all'ampiezza dell'arcata mascellare, e quindi del muso che può risultare troppo appuntito ossia avremo l'angolo formato dall'incontro delle linee axio- facciale molto chiuso.
Siamo giunti alla terza parte nel descrivere la nostra razza, ora ci occuperemo nello specifico delle regioni del collo, del garrese e della spalla. Come sempre seguiremo i principi della cinognostica per esemplificare ed essere chiari e certi di descrivere la bellezza in base ai canoni dello standard, basandoci sulle regole dettate dall'anatomia, meccanica, funzionalità ed armonia, escludendo la bellezza sensoriale soggettiva.
Pertanto, anche questa volta il nostro è uno scritto tecnico, non certo di genere narrativo, basato sulle nostre competenze sul vivente, attraverso le nostre cognizioni e le diverse informazioni che abbiamo appreso da differenti fonti.
Nei due numeri precedenti di AAC abbiamo descritto la testa e le sue due regioni: craniale e facciale, l'espressione, gli occhi, orecchie e denti, soffermandoci sui difetti legati alla mancanza o all'eccesso di tipo.
Nella testa riscontriamo la maggior parte dei caratteri di tipo, ma .come noteremo. anche il resto del corpo presenta dei basilari caratteri di tipo.
COLLO
E' una regione situata nella parte anteriore del tronco destinata a portare la testa.
E' costituito da un tratto della colonna vertebrale o rachide, la base anatomica del collo è costituita dalle sette vertebre cervicali e dai numerosi e potenti muscoli della regione. La prima vertebra cervicale è denominata Atlante, si articola con la testa e consente alla stessa di muoversi in senso verticale, mentre la seconda, detta Epistrofeo, consente alla testa di ruotare. E' una regione di equilibrio di estrema importanza. Analizzeremo il collo valutando lunghezza, inclinazione, volume e profili, nonché i rapporti del collo con la testa, la spalla e il garrese, e la funzione fondamentale del collo nel movimento. Il collo ha una forma di cono tronco la cui base è unita al corpo e l'altra estremità alla testa. Nel Chihuahua deve essere di media lunghezza e piuttosto cilindrico. Il suo corretto sviluppo in senso longitudinale permette, durante il movimento, un' ampia proiezione degli arti toracici in avanti, grazie alla maggiore contrazione dei muscoli locomotori degli arti anteriori, essendo più lunghi, in rapporto alla lunghezza della regione.
La giusta lunghezza del collo, associata sempre ad una buona robustezza, è segno di distinzione ed eleganza. Un collo eccessivamente lungo, nel Chihuahua, è spesso associato ad una costituzione eccessivamente longilinea, con colonna vertebrale lunga, spalle deboli, scarso sviluppo toracico, arti lunghi e sottili, il cosiddetto "tipo cervide" o "deer type" in inglese. Questa tipologia è oggi fortunatamente meno frequente, mentre è più comune il difetto inverso. Un collo troppo corto dà l'idea di una testa adagiata direttamente sul tronco, questo effetto è più accentuato nella varietà a pelo lungo a causa del ricco collare di pelo che nasconde la vera dimensione e i profili del collo.
Secondo il Solaro, un collo di lunghezza ridotta, oltre a ridurre il movimento degli arti toracici in avanti, presenta spesso una scapola poco inclinata, questa manchevolezza viene compensata da un omero molto obliquo. In questo caso osservando il chihuahua in stazione, noteremo un anteriore sotto di sé, per di più il collo non si fonde in modo armonico tra le spalle.La fusione armoniosa collo-tronco è pregio assoluto. Questa dolce fusione non è solo dovuta alla giusta lunghezza del collo, ma anche alla regolare inclinazione delle scapole e al garrese ben rilevato. La nuca deve essere correttamente marcata. è segno di distinzione ed eleganza.
La testa e il collo insieme vengono definiti bilanciere cefalo-cervicale, hanno l'importante funzione di conservare l'equilibrio nel movimento. Il bilanciere agisce anche come tensore della colonna dorso-lombare, intervenendo sulle forze propulsive generate dagli arti pelvici; il garrese, il dorso e la lombare fino alla vertebra anticlinale sostengono lo spostamento del tronco in avanti. Inoltre un collo di giusta lunghezza è indispensabile per proiettare in avanti anche il baricentro (centro di gravità), facilitando la perdita dell'equilibrio stabile, favorevole, dunque, rispetto ad un collo di limitata lunghezza.
Per baricentro si intende il punto di convergenza delle forze gravitazionali, tale punto esiste per ogni corpo e può essere detto anche centro di gravità, poiché ogni corpo è attratto verticalmente verso il centro della terra da questa forza. Nel cane il baricentro è identificato nella regione cardiaca, con leggere variazioni di posizioni da razza a razza, a seconda della loro morfologia. Continuando a descrivere la regione del collo del chihuahua diremo che il suo profilo dorsale è leggermente arcuato e questa arcuatura è più accentuata a metà lunghezza ed è ancora più apprezzabile con il cane in attenzione, rigorosamente Il suo profilo superiore o dorsale è convessilineo verso la nuca con portamento della testa nobile ed elegante. Questo tipo di profilo del collo è considerato il più efficiente in cinognostica quasi per tutte le razze, nella nostra è sicuramente da ricercare. Secondo la nostra esperienza, e secondo alcuni autori inglesi, se il profilo dorsale del collo è inverso al precedente, cioè concavilineo, avremo un portamento della testa verso l'alto, sicuramente attraente da osservare, in inglese definito "stargazing" ovvero guardare le stelle, ma causa lo spostamento del centro di gravità all'indietro provocando uno sforzo maggiore del posteriore, inoltre fa sì che gli arti anteriori siano proiettati verso l'alto generando un movimento scorretto steppante e di minor velocità, di certo non tipico. La pelle del collo deve essere elastica e tesa. I profili ventrali del collo e della gola devono essere asciutti assolutamente privi di pelle rilassata, di pieghe e rughe e di giogaia. La giogaia, ossia due pieghe cutanee che originano dalle branche della mandibola e si prolungano lungo il margine ventrale del collo, è difetto per il chihuahua e per moltissime razze, mentre in alcune è richiesto dallo standard. Il pelo del collo è desiderabile sia un po' più lungo (gorgiera) che sul resto del corpo in modo da farlo apparire più grande e forte di quanto non sia in realtà, specialmente per i maschi.
SPALLA
La sua base anatomica è costituita dalla scapola o omoplata, è l'unico osso che forma la cintura toracica, osso piatto accostato al torace e legato a questo dal muscolo dentato del torace e legato al suo vertice dalla terza alla nona vertebra toracica. La spalla gode di un articolazione "scapolo-omerale" sinoviale di tipo sferoideo ed è formata dalla testa emisferica convessa dell'omero che si adatta alla ca¬vità glenoidea della scapola. Tale articolazione permette cinque movimenti: flessione, estensione, adduzione, abduzione e circonduzione. - Flessione – portata indietro,
- Estensione – portata in avanti,
- Adduzione – avvicinata al corpo,
- Abduzione – allontanata dal corpo,
- Circonduzione – movimento circolare. I requisiti morfologici e di direzione spaziale della scapole sono indici importanti per la morfologia funzionale. La mobilità insufficiente è un difetto assoluto per tutte le razze, contrariamente è pregio assoluto la mobilità dell'articolazione delle scapole perché assicurano maggiore scioltezza durante i sopra elencati cinque movimenti permessi dall'articolazione.
La spalla deve essere forte, lunga e ben inclinata in tutte le razze. Lunga perché permette ai muscoli che trovano inserzione in questa regione, di essere altrettanto lunghi così da consentire maggiore contrazione, diversamente una spalla corta genera passo corto e si modifica anche l'inclinazione della scapola, sicuramente non potrà avere la corretta inclinazione di circa 45-50 gradi. Secondo il Dott. Solaro una spalla poco inclinata (diritta) si compensa con un omero esageratamente inclinato, il risultato che noteremo sarà, un soggetto che risulta gettato sul davanti .. Spalla
La lunghezza della spalla condiziona la sua inclinazione: una spalla corta è dritta, una spalla lunga è giustamente inclinata all'indietro La giusta inclinazione consente una falcata lunga, di conseguenza potremmo dire che il cane copre bene il terreno. Da ricercare un omero lungo, la lunghezza dell'omero è pressoché uguale alla lunghezza della spalla, pregio assoluto. L'angolo scapolo-omerale di circa 90, 95 gradi.
L'angolo scapolo omerale troppo aperto, ossia la così detta spalla dritta, ha tra le sue conseguenze, quasi di regola, l'uscita del collo troppo verticale, detto a tubo di stufa, ovviamente poco funzionale nel movimento.
GARRESE
E' una regione impari situata nella parte supero-anteriore del tronco, ha per base anatomica le prime cinque vertebre dorsali (esclusa la prima) e il margine superiore delle scapole. Il garrese è uno dei cardini del movimento, condiziona l'irrigidimento della colonna vertebrale nello spostamento in avanti. Le apofisi spinose delle vertebre della regione, devono essere lunghe e inclinate per favorire una buona inserzione ai muscoli della regione. Infatti sono delle vere e proprie leve di tensione del rachide, dove agisce la massa del bilanciere cefalo-cervicale, favorendo le spinte propulsive che giungono dagli arti posteriori. Diremo che un garrese rilevato comporta muscoli elevatori ben lunghi favorendo un passo lungo e sciolto. Un garrese leggermente rilevato nel chihuahua è elemento di grande distinzione, non dovrà mai essere basso o corto, graverebbe sul movimento rendendolo lacunoso e sicuramente non tipico, con un passo corto e insufficientemente veloce. Il garrese nel chihuahua sarà sempre più elevato rispetto al livello del dorso. Nei prossimi numeri continueremo l'esplorazione delle regioni del tronco.
Giunti al nostro quarto appuntamento, riteniamo doveroso e opportuno, interrompere il commento delle restanti regioni (arti, tronco e coda), per introdurre alcuni concetti essenziali per proseguire, nei prossimi numeri, il nostro viaggio intorno al Chihuahua. Approfondiremo argomenti come: armonia, ossa, muscoli, cinometria, proporzioni fondamentali e i punti di repere indispensabili per le misurazioni necessarie per una corretta verifica zootecnica di un cane di razza. Nei precedenti numeri di AAC questi argomenti sono stati spesso chiamati in causa, senza precisare il loro esatto significato. Ci si potrebbe chiedere perché è così importante conoscere queste nozioni, senza essere medici veterinari. L'utilità di conoscere tali termini ed argomenti è quella di poter parlare con cognizione di causa di pregi e difetti, riferendoci allo standard di razza, senza aggrovigliarsi in discorsi sterili e senza il rischio di creare malintesi o confusioni.
Zampa Ad esempio, non potremo dire che il tronco di un certo chihuahua è iscritto nel rettangolo, se non sappiamo come e dove vanno prese le misure del tronco. O ancora: il termine "armonia" è stato usato con grande frequenza nei precedenti numeri, è il momento di definirne il corretto significato in cinognostica e la sua importanza per la razza chihuahua.
SCHELETRO E ARTICOLAZIONI
Le ossa ,sulle quali trovano inserzione i muscoli, e le articolazioni formano l'impalcatura solida dei Vertebrati.
Lo scheletro del cane si divide in: testa, tronco ed estremità. Il numero delle ossa oscilla da 228 a 232, suddivise per forma: lunghe, piatte e corte; classificate in due categorie: pari o impari. Lo scheletro dà all'individuo la sua forma generale e le dimensioni. Le ossa hanno funzione di sostegno, di protezione di organi delicati, e sono gli organi passivi del movimento, infatti danno attacco ai muscoli (gli organi attivi del movimento) che agiscono su di loro come bracci di leva. L'apparato osseo del cane per tutte le razze deve essere forte e in relazione armonica alla propria mole, più o meno sviluppato a seconda di quanto previsto dallo standard.
Il Chihuahua, anche in questo caso, è razza armonica e proporzionata, l'ossatura non deve essere minuta o debole, ma nemmeno eccesiva, entrambi i casi esprimono disarmonia..
Le giunture rappresentano la riunire di due ossa contigue, ed è un termine più generico di "articolazione", a seconda della loro natura e funzione vengono diversamente classificate. Chiamiamo "articolazioni vere" o "diartrosi", quelle che permettono a due ossa di mantenersi in contatto mediante le superfici articolari, ma consentono movimenti determinati per direzione e ampiezza grazie allo scivolamento di una superficie articolare sull'altra. Ovviamente la loro funzione è fondamentale per consentire il movimento.
Le principali articolazioni degli arti toracici sono: articolazione scapolo-omerale (spalla) (l'abbiamo descritta nel precedente numero) e l'articolazione omero-radio-ulnare (gomito), mentre per gli arti pelvici sono: l'articolazione coxo-femorale (anca) e l'articolazione femore-tibiale (ginocchio) e tibio-tarsica (garretto).
MUSCOLI
Sono organi composti da un tessuto muscolare contrattile. L'insieme dei muscoli e dei loro annessi, costituiscono il sistema muscolare, che fa parte dell'apparato locomotore.
Si distinguono due tipi di muscoli; lisci e striati.
• I muscoli lisci non partecipano all'apparato locomotore, (salvo pochissime eccezioni) sono involontari, cioè la loro contrazione avviene in maniera autonoma, sotto il controllo di ormoni, stimoli esterni o in seguito a impulsi provenienti dal sistema nervoso autonomo.
• I muscoli striati: intervengono come strumento attivo dell'apparato locomotore. Si contraggono in seguito ad impulsi nervosi provenienti dai motoneuroni del sistema nervoso centrale, a livello cosciente. Sono connessi a segmenti scheletrici.
I muscoli striati si dividono in muscoli scheletrici e pelliccia o cutanei: i muscoli scheletrici hanno le loro estremità fissate alle ossa e sono i primi responsabili del movimento, i muscoli cutanei hanno almeno una estremità fissata alla cute.
I muscoli a fibre striate sono costituiti da una parte mediana, carnosa, detta corpo, che è la parte in grado di contrarsi, e da due o più estremità inestensibili, detti tendini, che permettono l'attacco sulle ossa.
L'azione muscolare sopra espressa lavora sulle parti scheletriche facendo scaturire cinque movimenti indispensabili: Flessione, Estensione, Adduzione, Abduzione, Circonduzione.

Il Concetto di Bellezza in Cinognostica
Solaro, insigne cinotecnico e padre della cinognostica, ha scritto "La concezione del bello è sottoposta a leggi generali, che sono l'emanazione del gusto estetico di un popolo o di un'epoca, ma il bello in zootecnia va oltre il piacere sensoriale, cioè si orienta verso il piacere intellettuale".
Possiamo distinguere diversi tipi di bellezza, a noi interessa particolarmente la Bellezza Armonica
In cinognostica la parola "armonia" non è differente dall'espressione musicale. La bellezza armonica risulta dalle proporzioni delle parti, dai profili e dal formato. In altre parole per valutarla teniamo in considerazione alcuni concetti basilari:
1) le proporzioni diametriche (anamorfosi) che mette in rapporto li diametri longitudinali e quelli traversali, il cane è armonico quando sono proporzionate tra loro, senza che una sia preponderante sull'altra. Questa situazione è tipica del Chihuahua.
2) i profili (alloidismo), ossia si valutano i profili della testa del dorso, della groppa e degli appiombi, raramente si riscontra lo stesso profilo in tutte le parti del cane, il Chihuahua, per esempio, ha profilo convesso del cranio e profilo rettilineo del dorso.
3) il formato (eterometria) è dato dalla statura e dalla massa, Rispetto al formato, un cane è armonico quando ogni sua parte è riferibile allo stesso formato, vale a dire che non vi sono sproporzioni. E' questo il caso del Chihuahua.
Come abbiamo visto nella trattazione e descrizione del nostro chihuahua nei precedenti numeri di AAC, la parola "armonia" è fattore costante e influente.
CINOMETRIA
La zoometria è lo studio delle misurazioni somatiche e delle proporzioni del corpo animale, riferito al cane prende il nome di cinometria. Le misurazioni delle regioni e delle parti della testa, del tronco, degli arti del cane e dei rapporti tra queste misure, consentono di fornire certezze, o quanto meno dati oggettivi, indispensabili all'interpretazione dello standard. In altre parole una descrizione quale "largo, stretto, corto ecc." di una data caratteristica, può essere interpretata soggettivamente. Una misura precisa, per esempio l'altezza al garrese, la lunghezza del tronco e il rapporto tra queste misure, fornisce dati assoluti e indiscutibili. Dunque la cinometria è strumento indispensabile alla cinognostica; sono scienze inscindibili l'una dall'altra per precisare rapporti e valori numerici tipo: larghezza, lunghezza, profondità, circonferenza. Non sempre, comunque, gli standard precisano misure fondamentali, per esempio nel Chihuahua lo standard non fa riferimento ad altezza al garrese, ma solo al peso che deve essere dai 1,5 kg ai 3 kg. Resta il fatto che applicando cinometria e cinognostica, secondo le classificazioni ideate da vari importanti cinologi, possiamo così definire il nostro piccolo cane messicano: tipo lupoide, aberrante nano, dolicomorfo, brachicefalo.
La cinometria per essere applicata utilizza come strumenti: bilancia, cinometro, compasso o nonio, metro a nastro, goniometro, artogoniometro, e la scala dei colori degli occhi.
Se si vuole effettuare uno studio su una razza per determinarne le misure fondamentali, bisogna effettuare le misurazioni sul maggior numero e sui migliori soggetti disponibili di tale data razza e ogni misura va ripetuta più volte, in modo da ottenere una media più realistica possibile. Ovviamente è indispensabile conoscere dove prendere le misurazioni, ossia i così detti "punti di repere", cioè punti anatomici precisi, palpabili e riconoscibili. Le misurazioni zoometriche sono moltissime, la cinometria ha adottato quelle di interesse nel cane, noi andremo ad analizzare solo quelle che ci serviranno nel paragrafo seguente:
• Altezza al garrese
• Lunghezza scapolo-ischiale
• Altezza al gomito L'altezza al garrese va valutata dalla sommità del garrese (punto di repere cinometrico) a terra, tangenzialmente al gomito, lo strumento che useremo per la misurazione è il cinometro. Questa misura determina l'altezza del soggetto, quindi la statura del cane, è la principale misura di riferimento per tutte le parti del cane.

La lunghezza scapolo-ischiale o lunghezza del tronco si valuta considerando due punti di repere:
1) anteriormente dalla punta del manubrio dello sterno oppure dalla punta dell'angolo scapolare esterno
2) all'unico punto di repere posteriore, la tuberosità ischiatica.
Lo strumento da utilizzare è il cinometro
L'altezza al gomito si rileva con il cinometro della punta del gomito a terra.
Ancora non esistono precisi studi cinometrici sulla razza Chihuahua che permettano di classificare con più precisione la sua morfologia. Ci auguriamo che al più presto, grazie al lavoro intrapreso dal CCC con l'apporto della dott. e Giudice Murante, venga colmata questa lacuna.
 

 



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