Rogna Demodettica

Inserito il 08/02/2016
Categoria: Acari: otiti parassitarie e rogna demodettica

La demodicosi, detta anche rogna rossa, è causata dall'acaro demodex. Al contrario della scabbia, o rogna sarcoptica, non è trasmissibile ne all'uomo ne ad altri soggetti sani. L'acaro demodex, infatti, è presente nei follicoli piliferi di tutti noi umani e in tutti i cani. Normalmente vive in simbiosi con l'ospite senza arrecare danni o problemi: solo in particolari condizioni, in cui si verifica un calo temporaneo delle difese immunitarie, questo si moltiplica a dismisura diventando patologico. Quando sono in numero troppo elevato, infatti, causano infiammazione dei follicoli piliferi (follicolite) e spesso la morte del pelo che nasce da quel follicolo: in questo modo si formano le zone alopeciche che ne sono il principale sintomo. Fino a poco tempo fa si riteneva che fosse una malattia a trasmissione genetica anche se non si sapeva esattamente in che modo; inizialmente si pensava che la madre trasmettesse gli acari durante l'allattamento: ma moltissimi casi in cui le madri erano perfettamente sane ed i cuccioli sviluppavano poi il problema ha sollevato molti dubbi. In altri casi i cuccioli non venivano allattati dalla madre (ma artificialmente) e ugualmente alcuni sviluppavano la demodicosi. Nacquero nuove teorie in cui si sosteneva che fosse l'incapacità di reagire a questo acaro ad essere genetica... anche queste vennero smentite perché, se l'incapacità fosse genetica, per i cani sarebbe impossibile guarire: dovrebbe rimanere una malattia cronica per tutta la vita del cane cosa che, invece, si verifica solo nei casi non correttamente trattati. I nuovi studi affermano quindi che l'acaro è sempre presente e che in determinate condizioni di abbassamento delle difese immunitarie diventa patologico. I cuccioli sono tra i più colpiti in quanto il loro sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato. Anche i cani adulti sottoposti a vari stress (malattie, estro della femmina, abbandono, ecc...) diventano più suscettibili al problema. Fino a poco tempo fa non esistevano cure specifiche tranne un trattamento locale, mediante bagni o spugnature,di nome demotik.

Il suo principio attivo (l'amitraz) è un acaricida molto tossico. Questi trattamenti erano nocivi e spesso portavano a recidive. Si passò poi all'utilizzo di molecole meno tossiche, ma ugualmente non sempre efficaci, come la moxidectina. Quando anche queste cure erano inefficaci si passava (ma molti veterinari lo prescrivono ancora) all'ivomec, cioè all'ivermectina. L'ivermectina è un potente antiparassitario particolarmente efficace contro molti vermi parassiti usato per bovini, equini ecc... In piccole dosi viene utilizzato per uccidere le microfilarie in molti prodotti contro la dirofilariosi. Purtroppo per sconfiggere il demodex doveva essere usato per lungo tempo ed in dosaggi piuttosto pericolosi. I cani , infatti,dovevano essere monitorati con esami ematici che controllassero il funzionamento di reni e fegato. Esiste una molecola efficace e poco tossica: la milbemicina; purtroppo è commercializzata in associazione con altre molecole (come vermifugo) che non possono essere somministrate giornalmente. Recenti studi (condotti e pubblicati all'estero- marzo 2015) documentano l'efficacia di una molecola (fluralaner) molto efficace e senza particolari effetti collaterali già in commercio per contrastare pulci e zecche: il BRAVECTO. Si tratta di una compressa appetibile che si somministra ogni 3 mesi. Si... OGNI TRE MESI!!! In confronto a cure che durano mesi, con farmaci tossici, le cui dosi devono essere raddoppiate e somministrate giornalmente... sembra incredibile.

Eppure le sperimentazioni parlano chiaro, somministrato insieme ad advocate (una volta a sett.)basta una sola compressa di BRAVECTO: Il 99.8% dei cani è negativo al raschiato per il demodex già dopo il primo mese! Gli altri diventano negativi nel secondo mese. Al momento solo pochi veterinari (che seguono regolarmente le conferenze estere) ne sono informati ed i tempi "burocratici" per poter includere la demodicosi nel foglietto del Bravecto non sono brevissimi: da qui la necessità di questa pubblicazione, in modo che più proprietari possibili ne siano al corrente ed evitino la somministrazione di lunghe cure tossiche ai loro cani. Per precauzione si raccomanda la somministrazione di una seconda compressa dopo i primi 3 mesi.



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